domenica 25 dicembre 2005

Ogni giorno è Natale!


















Ispira le nostre azioni, Signore,e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento.
Signore, voglio che il mio lavoro di quest’oggi sia un’atto d’amore per Te, per la mia famiglia e per il mondo.
Aiutami a viverlo con gioia come collaborazione alla tua opera creativa, alla realizzazione di me stesso e al cammino di liberazione dell’umanità.
Accetto la sofferenza che esso comporta come partecipazione alla croce di Gesù.
Raccomando al tuo cuore di Padre i disoccupati, i poveri e i meno fortunati di me. Amen

sabato 17 dicembre 2005

La porta dei sogni


Francesco Silvestrello scrisse il suo primo libro un paio di anni fa: si tratta di una raccolta di pensieri, in cui prima di tutto esprime la gratitudine per il padre, per quanto sta facendo per lui.
Alcuni mesi fa, giusto l’ultima copia rimasta, di quella edizione, ho avuto modo di leggerlo anche io e devo dire che l’emozione è stata così forte da farmi maturare una convinzione: occorreva divulgare quelle creazioni dell’animo, farle conoscere e lievitare nella sensibilità di molti, oltre a dare una sistemazione organica a tutto quanto nel frattempo Francesco aveva continuato a comporre.
Oggi, con soddisfazione, con questo libro che avete fra le mani, mantengo la mia promessa.
Se dovessi indossare adesso le paludate vesti del critico letterario, potrei citarvi una serie di rimandi di notevole fattura, come pure, da editore, molte altre notazioni avrei da fare.
Ma credo di rendere il servizio migliore a tutti voi, oltre che allo stesso Francesco, se mi limito a sottolineare un dato che mi sembra fondamentale: il pregio di queste pagine non sta tanto nei significati letterari, quanto nel valore di testimonianza.
La situazione difficile che Francesco vive attraverso le sue parole testimonia come il buon Dio possa dare serenità e gioia anche a persone meno fortunate di noi.
Il senso dell’esistenza, dell’amore, dell’amicizia trovano nelle parole di Francesco una espressione forte e sicura.
Le parafrasi delle canzoni esprimono poi un forte legame alla realtà a volte mistificatoria della nostra società, che spesso si dimentica dei “diversi”.
Mutuando allora le parole di Ligabue, per la tua vita da mediano, caro Francesco, l’augurio è che tu possa fare un goal nella porta dei “Tuoi sogni”, in cui c’è un prato verde dove vuoi e puoi correre a perdifiato.
Insomma, vorrei augurarti di raggiungere tutti gli obiettivi che ti sei posto.
Io, insieme a tutte le persone che ti sono vicine, ti staremo accanto e cercheremo di condividere i momenti belli e quelli meno belli.
Conoscerti e starti vicino ci fa capire davvero quanto siano importanti i valori che tu gridi in queste pagine.
E allora, come direbbe Eros Ramazzotti, Francesco, “Grazie di esistere!”.
Non so se lo sai, ma tu ci stai dando tanto.

Sergio Chiarla

giovedì 5 maggio 2005

Obiettivo Minori - Il primo anno


Il primo anno

Quando in conferenza stampa, abbiamo annunciato l’agenzia di stampa quotidiana, confesso, temevo un numero di difficoltà operativa che avrebbero impedito questo importante lavoro.
Ma da quel giorno, entro le 12.00 la notizia è sempre stata on line.
In questo libro abbiamo raggruppato tutte le agenzie sino al 31marzo 2005: alcune semplice notizie, altre spunti di riflessione sui temi a noi cari dell’uso dei media da parte dei minori.
Un grazie a tutti quelli che hanno partecipato all’avventura, soprattutto al Direttore Giuseppe Puppo che con entusiasmo mi sta coadiuvando nel Progetto.
Un grazie particolare al Co.Re.Com, alla Prof.ssa Vanna Fenu, per la sua presenza puntuale e discreta, e al suo Presidente PierUmberto Ferrero, persona di una sensibilità straordinaria che ci è stato da faro in questa iniziativa.
Il mio augurio è di poter proseguire questo viaggio con la serenità di dare un piccolo contributo per una educazione corretta all’uso di tutti i media: una piccola voce nell’oceano rumoroso della comunicazione, ma preziosa.

Per ulteriori informazioni: www.obiettivominori.it

mercoledì 13 aprile 2005

Le palline da golf


Pallina da golf
Quando le cose della vita ci superano, quando 24 ore al giorno non ci bastano, ricordiamoci del barattolo di maionese e del caffè!

Un professore, davanti alla sua classe di filosofia, senza dire parola prende un barattolo grande e vuoto di maionese e procede a riempirlo con delle palle da golf.
Dopo, chiede agli studenti se il barattolo è pieno.
Gli studenti sono d'accordo e dicono di si.

Così il professore prende una scatola piena di palline di vetro e la versa dentro il barattolo di maionese.
Le palline di vetro riempiono gli spazi vuoti tra le palle da golf.
Il professore chiede di nuovo agli studenti se il barattolo è pieno e loro rispondono di nuovo di si.


Poi il professore prende una scatola di sabbia e la versa dentro il barattolo.
Ovviamente la sabbia riempie tutti gli spazi vuoti e il professore chiede ancora se il barattolo è pieno.
Questa volta gli studenti rispondono con un si unanime.

Il professore, velocemente, aggiunge due tazze di caffè al contenuto del barattolo ed effettivamente, riempie tutti gli spazi vuoti tra la sabbia.

Gli studenti si mettono a ridere in questa occasione.
Quando la risata finisce il professore dice : "Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita.

Le palle da golf sono le cose importanti come la famiglia, i figli, la salute, gli amici, l'amore; le cose che ci appassionano. Sono cose che, anche se perdessimo tutto e ci restasse solo quello, le nostre vite
sarebbero ancora piene.
Le palline di vetro sono le altre cose che ci importano, come il lavoro, la casa, la macchina, ecc.
La sabbia è tutto il resto: le piccole cose.

Se prima di tutto mettessimo nel barattolo la sabbia, non ci sarebbe posto per le palline di vetro ne per le palle da golf. La stessa cosa succede con la vita.

Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia nelle cose piccole, non avremo mai spazio per le cose realmente importanti.
Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità : gioca con i tuoi figli, prenditi il tempo per andare dal medico, vai con il tuo partner a cena, pratica il tuo sport o hobby preferito.
Ci sarà sempre tempo per pulire casa, per riparare il rubinetto dell'acqua del cortile.
Occupati prima delle palline da golf, delle cose che realmente ti importano.
Stabilisci le tue priorità, il resto è solo sabbia."

Uno degli studenti alza la mano e chiede cosa rappresenta il caffè. Il professore sorride e dice: "Sono contento che tu mi faccia questa domanda. E' solo per dimostrarvi che non importa quanto occupata possa sembrare la tua vita, c'è sempre posto per un paio di tazze di caffè con un amico."
Storiella ricevuta da Internet

lunedì 4 aprile 2005

Un pensiero...


papa

I mezzi di comunicazione di massa sono diventati un orizzonte ineludibile, con cui ci si deve confrontare, senza averne paura, bensì accettandone la sfida: uno strumento che può essere positivo, o negativo, a seconda dell’uso che se ne fa, in quanto possono sia strumentalizzare gli esseri umani, sia promuovere in loro giustizia e libertà.
Perciò, in quanto guida, stella polare, allora essi non possono essere assoggettati dalla politica, o dall’economia, non solo per quanto riguarda i contenuti, ma pure per gli stessi nuovi strumenti introdotti dalla tecnologia, e dei linguaggi che essi hanno generato.

Si possono individuare in tal senso alcuni veri e propri comandamenti
non capovolgere mezzi e fini
non manipolare la realtà
non confonderla con la virtuali
non accettare il divario tecnologico fra i popoli esistente anche su questo versante.

venerdì 14 gennaio 2005

Come ha potuto Dio permettere ...

Dopo la tragedia delle 2 Torri: 11 sett. 2001 ed il maremoto: 26 dic.2004

"Come ha potuto Dio permettere che avvenisse una sciagura del genere? "La risposta che ha dato Jane Clacson, ragazza orfana a causa della tragedia delle Twin Towers, ad una Tv americana è estremamente profonda e intelligente: (valida anche per la tragedia del maremoto n.d.r.)"Io credo che Dio sia profondamente rattristato da questo, proprio come lo siamo noi, ma per anni noi gli abbiamo detto di andarsene dalle nostre scuole, di andarsene dal nostro governo, di andarsene dalle nostre vite.

Ed essendo Lui quel gentiluomo che è, io credo che Egli con calma si sia fatto da parte, anche se continua ad amarci, nonostante tutto!

Come possiamo sperare di notare che Dio ci dona ogni giorno la Sua benedizione e la Sua protezione se Gli diciamo: "lasciaci soli"? (...)

Considerando i recenti avvenimenti... attacchi terroristici, sparatorie nelle scuole... ecc.
penso che tutto sia cominciato quando 15 anni fa Madeline Murray O'Hare ha ottenuto che non fosse più consentita alcuna preghiera nelle nostre scuole americane e le abbiamo detto OK.

Poi qualcuno ha detto: "è meglio non leggere la Bibbia nelle scuole"... (la stessa Bibbia che dice, Tu non ucciderai, Tu non ruberai, ama il tuo prossimo come te stesso) e noi gli abbiamo detto OK.

Poi, il dottor Benjamin Spock ha detto che noi non dovremmo sculacciare i nostri figli se si comportano male perché la loro personalità viene deviata e potremmo arrecare danno alla loro autostima, e noi abbiamo detto "un esperto sa di cosa sta parlando" e così abbiamo detto OK.

Poi, qualcuno ha detto che sarebbe opportuno che gli insegnanti e i presidi non puniscano i nostri figli quando si comportano male, e noi abbiamo detto OK.

Poi alcuni politici hanno detto: "Non è importante ciò che facciamo in privato purché facciamo il
nostro lavoro" e d'accordo con loro, noi abbiamo detto OK.

Poi qualcuno ha detto: "Il presepe non deve offendere le minoranze", così nel famoso museo Madame Tussaud di Londra al posto di Maria e Giuseppe hanno messo la Spice girl Victoria e
Beckham e noi abbiamo detto OK.

Poi qualcuno ha detto: "Stampiamo riviste con fotografie di donne nude e chiamiamo tutto ciò
"salutare apprezzamento per la bellezza del corpo femminile"". E noi gli abbiamo detto OK.

Ora ci chiediamo come mai i nostri figli non hanno coscienza e non sanno distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.
Probabilmente, se ci pensiamo bene noi raccogliamo ciò che abbiamo seminato".

Buffo ... come è semplice per la gente gettare Dio nell'immondizia e meravigliarsi perché il mondo stia andando alla rovina!

Buffo ...come crediamo a quello che dicono i giornali, ma contestiamo ciò che dice la Bibbia.

Buffo ... come tutti vogliono andare in Paradiso, ma al tempo stesso non vogliono credere, pensare e fare niente di ciò che dice la Bibbia.

Buffo ... come si mandino migliaia di barzellette che si propagano come un incendio, ma quando si incomincia a mandare messaggi che riguardano il Signore, le persone ci pensano due volte a scambiarseli.

Buffo ... come tutto ciò che è indecente, scabroso, volgare e osceno circoli liberamente ovunque mentre le discussioni pubblicate su Dio siano state soppresse a scuola o sul posto di lavoro.

Buffo ... come a Natale nelle scuole la recita per i genitori non possa più essere sulla natività ed al suo posto venga proposta una favola di Walt Disney.

Buffo ... come si stia a casa dal lavoro per una festività religiosa, e non si conosca nemmeno quale sia la ricorrenza.

Buffo ... come qualcuno possa infervorarsi tanto per Cristo la domenica, mentre è di fatto un cristiano invisibile durante il resto della settimana.

Buffo ... che quando inoltri questo messaggio tu non ne dia una copia a molti di quelli che sono nella tua lista degli indirizzi perché non sei sicuro del loro credo o di cosa penseranno di te per il fatto di averglielo mandato.

Buffo ... come posso essere più preoccupato di ciò che pensa la gente di me piuttosto che di ciò che Dio pensa di me. Lo disse un giorno anche Don Bosco ad un gruppo di seminaristi di Roma.

Stai pensando? Questa pagina, passala ad altri, se pensi che lo meriti. Sennò, semplicemente buttala: nessuno saprà mai che lo hai fatto e non ti succederà niente di male!