venerdì 21 ottobre 2011

Tre incontri con Pasolini - Ezra Pound, la Callas e gli studenti di un liceo di Lecce




Che legame ci può essere fra l'in­tellettuale Pier Paolo Pasolini e il poeta Ezra Pound? Quale rap­porto amoroso può essere inter­corso fra il regista omosessuale e la passionale cantante lirica greca Maria Callas? E quale risposta può avere dato il poeta e scritto­re di sinistra nel 1975, due giorni prima della sua violenta morte, a uno studente dichiaratamen­te di destra che gli aveva chiesto un'opinione sulla cultura di tali posizioni politiche?

Questi i temi al centro dell'opera teatrale Pasolini: scene di incon­tri decisivi, di Giuseppe Puppo.
Presentata venerdì sera al Salone Tartara dall'associazione Poesia Attiva, ha avuto il patrocinio della Regione Piemonte e il contribu­to dell'assessorato alla Gioventù di Casale.
Il lavoro è il frutto di un'accurata ricerca su testi, studi e documenti autentici di Pier Pa­olo Pasolini. Costituito da un'al­ternanza di interventi dello stes­so Puppo, di letture di versi del poeta, di parti recitate da attori e dall'ascolto di canzoni e brani lirici, si è presentata originale e interessante e ha saputo tenere viva l'attenzione degli spettatori tra i quali numerosi politici.
Le finalità dello spettacolo nella presentazione dell'avvocato ca­salese Alberto Costanzo: «Tor­nare a conoscere gli scritti di Pa­solini attraverso la loro lettura e la rappresentazione, è lo scopo dell'autore, ma Puppo va ancora più in profondità e vuole trova­re anche l'uomo, l'intellettuale il pensiero del quale è stato male interpretato e inteso. Pasolini è un personaggio difficile che vuole difendere la ricchezza delle culture particolari dalla banalizzazione e dall'omologazione del consumi­smo materialista».
Mentre l'atmosfera emotiva di fine anni Sessanta era ricreata con la musica, da Bandiera gial­la a C'era un ragazzo... cantata in italiano da Joan Baez e poi con i Nomadi di Dio è morto, i Procol Harum di A whìter shade of pale e le arie da Traviata e Tosca in­terpretate dalla Callas, l'autore ricordava gli eventi salienti del periodo: le guerre, del Vietnam, dei sei giorni in Egitto, in Biafra; il primo trapianto di cuore effettuato da Barnard; la morte dell'equipaggio della navicella Apollo 1; in Italia la presidenza del Consiglio di Aldo Moro.
Pa­solini, allora quarantacinquenne, aveva ottenuto per un suo pro­gramma televisivo un colloquio con Ezra Pound, l'ormai anziano poeta statunitense vissuto per lo più in Europa, noto per essere stato uno dei protagonisti deila poesia del Novecento. «Pasoli­ni era un "lucido polemista" uno "straordinario profeta" che con Pound aveva in comune la simpa­tia per la cultura pioniera e con­tadina preindustriale - è scritto nell'opera di Puppo - L'inadat­tabilità di questo antico mondo a quello attuale per Pasolini era rappresentato dalla globalizzazio­ne e dall'omologazione, per Pound dalla finanza speculativa basata sull'usura. In comune fra i due c'e­ra anche l'avversione alla guerra».
La storia d'amore con la Callas, l'unica donna amata da Pasolini, è stata ricostruita su documenti inediti in Italia, Il monologo che celebra il momento del defini­tivo addio fra i due è stato letto dall'attrice Anna Cuculo. Terzo atto dello spettacolo la rievoca­zione dell'ultima apparizione in pubblico di Pasolini, la conver­sazione tenuta al liceo classico "Palmieri" di Lecce, il 31 ottobre del 1975, della quale Puppo, per una coincidenza significativa, era stato testimone. Sua infatti la ri­chiesta al poeta di un'opinione sulle culture di destra, cui Paso­lini aveva risposto essere neces­sario l'accertamento dei valori positivi in un confronto operati­vo.
Nel corso della serata l'attrice Anna Cuculo e il professor Ser­gio Chiarla hanno letto signifi­cative composizioni di Pasolini.
Giuseppe Puppo è giornalista e scrittore e vive a Torino. Scene di incontri decisivi è stata ultimata pochi mesi fa.
Luciana Corino