domenica 9 settembre 2007

Il fiammifero

Il fiammifero

Non so quando sia successo né come sia potuto succedere,
ma la notte è improvvisamente scesa su di me.
Tutto è diventato buio e mi sono ritrovato solo,
con i miei ricordi, i miei silenzi, le mie angosce e le mie lacrime:
non riuscivo a vedere il presente, non riuscivo a vedere un futuro.

Il buio ha coperto tutto quello che prima era luce: non c’era nulla
che mi indicasse come e da che parte potesse nuovamente apparire l’alba.

Ho camminato nel buio senza riferimenti,
come quando giochi a “mosca cieca”, ma non sapevo, a gioco finito,
se avrei rivisto le cose come le avevo lasciate.

Nel silenzio del cuore mi chiedevo: perché proprio a me?
Mi sono guardato indietro per rivedere la strada percorsa.

“Perché proprio a me?” pensavo, incrociando le persone per strada
non chiedendomi come potesse essere la loro luce.

La notte abitua gli occhi a cercare, ad intuire, dove sorgerà l’alba.
Sono passati i minuti, le ore, i giorni e disperatamente
ho cercato l’alba di un nuovo giorno.

Ed è proprio quando mi sono sentito più solo e perduto
una Mano mi ha guidato nel cammino.

Ho incontrato persone che mi hanno donato un po’ della loro luce:
un piccolo fiammifero, senza chiedermi nulla in cambio,
con l’Amore e l’Affetto che mi hanno potuto regalare.

Grazie per avermi dato un sorriso, una calda parola di conforto
e di incoraggiamento, la possibilità di fare qualcosa per te o con te.

Il tuo fiammifero ha illuminato l’Alba di un mio nuovo giorno.