Mentre camminavo in un pomeriggio di estate in un bosco di pini, dove il silenzio era riempito dal fruscio delle fronde e dal scriosciare rapido ed allegro del ruscello, sentii sotto ai miei piedi un ramo spezzarsi con un rumore secco ed acuto simile ad un grido di dolore.
Mi chinai e nell'erba profumata dagli estivi aromi, presi nelle mani il ramo spezzato e vidi dal legno uscire una piccola goccia di resina: "Sembra ad una lacrima - mi dissi. Chissà da quanto tempo avrebbe voluto uscire, ma la corteccia glielo impediva".
Strinsi con un sorriso il ramo nelle mie mani e respirandoi intensamente ripresi il cammino dividendo con il ramo il magico incanto di un bosco di pini.
(1990 - SC)
In questi giorni mi è venuto in mano questo pensiero, mentre traslocando e mettevo in ordine le mie cose: vorrei che la goccia di resina, i sentimenti, le emozioni e tutto quello che ciascuno di noi ha dentro, vengano sempre di più fuori superando la corteccia che ci siamo costruiti intorno a noi nel corso degli anni.
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