Per contro, La metafisica del Bunga Bunga di Giuseppe Puppo, scrittore, giornalista, ma soprattutto uomo di finissima cultura, riesce a porsi au-dessus de la mêlée , grazie all’uso accorto e raffinato del fioretto. Puppo, come è suo costume di saggista, non colpisce mai di taglio, usa la punta e quindi raggiunge profondità, sconosciute alla maggioranza degli sciabolatori urlanti.
Di qui un’eleganza di movimenti, o fuor di metafora, una capacità di scrittura e indagine che si spinge, come accenna il titolo, in parte aristotelico e in parte evoliano, oltre la fisica, o se si preferisce al di sopra di quella volgare materialità, fatta di politica, affari e sesso, che sembra connotare la vicenda berlusconiana”. dalla Prefazione del sociologo Carlo Gambescia
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